Manga, letteratura sottovalutata

Manga, letteratura sottovalutata

02/25/2023 0 Di Sorano
Condividilo:

Sono i manga ritenuti ancora una letteratura sottovalutata? Sono forse ritenuti “da bambini”? Risponderei di si, almeno tra una parte di pubblico. Sono un’accanita lettrice. Leggo di tutto, anche le etichette dei flaconi in bagno durante la doccia o quelle dei biscotti la mattina a colazione, eppure per gran parte della vita ho avuto difficoltà ad ammettere cosa adoro leggere: manga e fantasy.

Questa riflessione nasce da un episodio accaduto qualche giorno fa mentre leggevo Slam Dunk nella versione ultima rilasciata da Star Comics. Un po’ a battuta e un po’ no, è stato rilevato come stessi leggendo “roba da bambini”.

Sfatiamo un mito: i manga non sono da bambini.
O meglio non esistono manga solo da bambini o ragazzi. Non è questo l’articolo per addentrarsi nelle diverse tipologie di manga, voglio parlare della loro importanza.

Come i manga ti salvano la vita.

Leggendo i manga ho trovato situazioni ridicole sì, ma che mi hanno permesso di sognare ed evadere dalla quotidianità e dai libri di diritto che all’epoca studiavo. Tra le pagine e i disegni dei manga ho incontrato amici fidati, maghi, pirati, cacciatori, ladri, villain magistralmente descritti e deus ex machina di spessore. Avventure nelle quali imbarcarmi, punti di vista, amicizie e sostegno che spesso mi hanno regalato quella leggerezza nell’affrontare la vita che talvolta mi manca.

Non ricordo bene quale è stato il primo manga che ho letto, forse City Hunter del quale già amavo l’anime. Con Ryo e Kaori ho capito l’importanza dell’amore, quello che si radica nel rispetto e nella stima reciproche, ma anche nella necessità di tenere al sicuro l’altro (ricordiamo la pistola di Kaori che non centra mai il bersaglio?) Fairy Tail mostra l’importanza dell’accettazione e dell’amicizia. Non importa chi sei o da dove vieni, un posto nella gilda c’è comunque a patto di condividerne gli ideali. One Piece insegna a credere nei propri sogni nonostante tutto e tutti nonché l’importanza di fermarsi prima di poter procedere oltre (il time skip dell’arcipelago Sabaody). Esatto, nella vita occorre talvolta fermarsi e ciò non significa ristagnare, anzi. Talvolta rimanere “stuck” è un vero e proprio atto rivoluzionario.
Con Nana ho sempre avuto un rapporto ambivalente. È un manga che ho apprezzato moltissimo e per certi versi amato forse perché racconta con una ferocia disarmante la volubilità e l’egoismo adolescenziale. La solitudine è ciò che accomuna tutti i personaggi del manga. Ognuno di loro è solo seppur membro di un gruppo e ognuno di loro cerca una cura diversa per quella solitudine (la musica, la droga, il sesso). E poi c’è l’amore in tutte le sue declinazioni (e diciamolo pure, in molte hanno sognato un amore epico come quello tra Nana e Ren).

Ogni manga che ho incontrato sul cammino ha contribuito nella formazione e crescita, permettendomi di vedere la vita con colori diversi. I manga sono letteratura.

 

Altri articoli sui fumetti e manga li puoi trovare qui.

Condividilo:

Solverwp- WordPress Theme and Plugin