Podcast: prodotto multimediale in crescita
12/13/2022Se c’è un merito da riconoscere alla pandemia è quello di aver fatto riscoprire agli italiani i podcast. Costretti a trascorrere tempo in spazi ristretti e chiusi, abbiamo riscoperto nuove forme di intrattenimento, informazione e, perché no, anche di guadagno.
Un po’ di storia
Il podcast nasce nei primi anni 2000 grazie a un ex Vj di MTV Adam Curry e Dave Winer, sviluppatore software e inventore della tecnologia feed RSS. Grazie all’utilizzo della tecnologia di Winer, Curry fu in grado di rendere disponibili su internet file MP3. La vera e propria evoluzione dei podcast si ha con l’avvento dell’iPod lanciato sul mercato da Steve Jobs nel 2001 che non solo ha permesso l’ascolto della musica, ma anche la navigazione in internet.
Non è un caso, infatti che in molti sostengano come il termine podcast derivi dalla crasi dei due termini iPod e cast. Cast è un termine inglese che può essere reso in italiano con il verbo trasmettere, indicando la possibilità di fruire di un contenuto audio senza limiti di spazio, tempo o luogo.
Per altri, invece, il termine sarebbe un acronimo per Personal Option Digital Cast, creato dal giornalista Doc Searls e comparso per la prima volta nell’articolo DIP Radio with Podcasting. In questo modo il termine sarebbe svincolato del tutto dal colosso di Cupertino.
Comunque sia, il termine è stato utilizzato per la prima volta dal giornalista inglese Ben Hammersley nell’articolo Audible Revolution pubblicato nel 2004 sul The Guardian.
A prescindere dall’origine del nome, il podcast, nato negli Stati Uniti anche per arginare il problema della mancanza di una radio di stato, è letteralmente scoppiato in Italia negli ultimi tre anni.
Serial, veleno e polvere
L’anno 0 per i podcast, quantomeno in America, è il 2014 quando il popolare programma radiofonico This American Life rilascia un nuovo show in formato podcast condotto dalla giornalista e conduttrice radio Sarah Koenig: Serial.
Il format proposto è nuovo, un giornalismo investigativo true crime. In ogni puntata viene ripercorsa la vicenda di Adnan, un ragazzo accusato e condannato dell’omicidio della ex fidanzata Hae Min Lee. Serial ha avuto molto successo, non solo in America, perché è riuscito a mettere in luce le dicotomie del sistema giudiziario americano, i pregiudizi che vi albergano nonché il peso politico ricoperto dai pubblici ministeri (carica politica in America) e dalle comunità coreana e pakistana in quella che è stata una vicenda giudiziaria scomparsa dalle pagine della cronaca americana fino al 2014.
Veleno di Pablo Trincia ha fatto riscoprire i podcast in Italia, un po’ come Serial in America.
Il podcast ripercorre la vicenda passata alla cronaca come i Diavoli della Bassa Modenese in uno stile che ricorda quello di Serial. Dopotutto Trincia non fa mistero di essersi ispirato proprio al podcast promosso dalla Koenig. Puntata dopo puntata Trincia ripercorre le tappe fondamentali di una vicenda oscura della cronaca italiana. Le puntate sono caratterizzate da una narrazione intrigante con un ritmo incalzante in un crescendo di dubbi e incertezze. È un podcast noir true crime, coinvolge perché la cronaca dei fatti è fluida e porta l’ascoltatore a immergersi totalmente nella storia. Soprattutto, nell’ascoltatore nasce il dubbio alimentato dalla mancanza delle dichiarazioni rese dall’accusa.
Oltre a Veleno un altro podcast che ha contribuito a far riscoprire i podcast in Italia è Polvere. Il caso Marta Russo di Cecilia Sala e Chiara Lalli. Anche in questo caso il podcast è di true crime e muove dall’omicidio avvenuto alla Sapienza nel 1997. Anche Polvere come Serial e Veleno è incentrato sul dubbio. Lo storytelling giornalistico e giudiziario utilizzato dalle autrici muove dai dubbi che si instaurano dalle piste alternative non seguite, dalle dichiarazioni estorte, dagli errori commessi e mai ammessi da parte degli inquirenti.
Oggi
Se durante gli anni della pandemia i podcast sono aumentati anche oggi continuano a essere uno strumento molto utilizzato e ascoltato soprattutto tra i giovani. I podcast sul mercato sono molti e di generi diversi. Oltre al true crime, vi sono podcast dedicati all’informazione, alla crescita personale, alla letteratura, etc. Il vasto panorama che si presenta oggigiorno permette di poter ricercare podcast per ogni esigenza e grazie all’Ipsos Digital Audio Survey istituito da Ipsos nel 2019 è possibile tenere traccia dei comportamenti degli Italiani per quanto riguarda le varie forme di digital audio. Nel 2022, secondo i dati riportati da Ipsos, si è raggiunta la soglia di 11 milioni di ascoltatori di podcast in Italia.
I podcast sono, quindi, un prodotto in crescita che gode di una certa popolarità anche nel nostro Paese.

Ho imparato che è possibile cambiare idea. Anzi, fa bene.