Magus of the Library: il manga dedicato ai libri
12/10/2022Magus of the Library è una serie manga fantasy scritta e disegnata da Mitsu Izumi, serializzata sulla rivista a target seinen Good! Afternoon di Kodansha dal 2017. La serie è pubblicata anche in Italia da Panini Comics sotto l’etichetta Planet Manga ed è arrivata, dal 2020, al quinto volume.
La serie gioca molto sul concetto di pseudobiblion (ossia libri fittizi non esistenti nella realtà) e racconta, in chiave fantasy, il mondo dei libri, dei restauri librari e della biblioteca. Si tratta di un’opera che sicuramente non poteva non essere trattata in questa sede e in questo periodo, con importanti fiere di fumetti e videogiochi (il Romics, Lucca Comics and Games, Milan Games and Cartoomics, Torino Xmas Comics and Games) appena concluse o che cominceranno tra poco!
La trama di Magus of the Library
Theo Fumis è un giovane ragazzo mezzosangue con le orecchie a punta che, a causa della sua natura, viene vessato e bullizzato dagli abitanti del villaggio e gli è impedito, nonostante ami tantissimo i libri, accedere alla biblioteca locale (se non tramite la figlia del responsabile che è invaghita di lui). Ha il solo supporto della sorella maggiore, che si spacca la schiena giorno e notte pur di consentirgli di frequentare la scuola e studiare.
Un giorno giunge al villaggio un gruppo di kafna, i bibliotecari più importanti della nazione che opereranno all’interno della grande Biblioteca Centrale di Aftazaak, un istituto con grande rilevanza culturale e politica incaricato, tra le altre cose, anche di controllare le piccole biblioteche locali nel momento in cui qualcosa non va. Tra di loro c’è Sedona, un giovane bibliotecario di cui Theo resta affascinato. Il gruppo è giunto fin lì per controllare l’operato del bibliotecario, che secondo alcuni nasconderebbe un libro di magio proibito; ed infatti il suo spirito si libera, dando fuoco alla biblioteca. I kafna riescono a porre rimedio alla catastrofe riparando il libro e sigillando la magia, mentre Theo salva dalle fiamme il bibliotecario. Grazie a questo suo gesto di estremo eroismo e alla sua intelligenza, pian piano Theo riesce quindi a integrarsi, finalmente, tra la gente del villaggio.
Prima di andarsene Sedona, che ha stretto amicizia con il protagonista, gli dà in prestito un libro molto importante per lui e gli dice che glielo restituirà una volta giunto ad Aftazaak e diventato kafna. Così, qualche anno dopo, il giovane Theo parte in direzione della Biblioteca Centrale per affrontare l’esame per diventare bibliotecario.
Impressioni generali
Magus of the Library si può innanzitutto considerare un manga per gli appassionati di libri, che procede ad un ritmo piuttosto cadenzato, con parti più rapide e d’azione e parti più lente e didascaliche, ma in generale riesce a coinvolgere e mantenere l’attenzione del lettore. Forse chi non è interessato all’universo librario potrebbe trovarlo un pelo noioso nelle parti più didascaliche, come quando viene spiegato il processo di restauro dei libri o alcuni processi di produzione della carta, ma ciò sarebbe comunque compensato nelle parti più dedicate all’azione e allo svolgimento della trama.
Il lato grafico è forse uno tra i migliori in una serie manga, poiché l’autrice riserva un’attenzione incredibile anche per i minimi dettagli; gli sfondi, gli elementi architettonici e gli indumenti dei personaggi, in particolare, sono estremamente dettagliati e realistici e fanno capire quanto la Izumi ci tenga a trasmettere e far conoscere al lettore usi, tradizioni e costumi di quel mondo. La caratterizzazione dei personaggi è molto buona e certamente si è in grado di immedesimarsi nell’uno o nell’altro personaggio; non ne mancano di riconducibili alle figure fisse dei manga come tsundere o yandere, ma con caratteri molto meno marcati e più originali del solito. Anche i loro background vengono analizzati in maniera soddisfacente.
L’attenzione per gli usi e costumi interni all’opera
Come già detto la Izumi pone molta attenzione e cura nella descrizione delle varie culture del mondo di Magus of the Library, riportando dei loro testi principali, delle loro fedi religiose, della loro provenienza, delle loro peculiarità estetiche o culturali; molto spesso ciò che non viene inserito nelle pagine della storia è collocato in schede apposite poste tra un capitolo e l’altro.
La tribù meglio descritta, fino ad ora, è quella dei Rakta, della quale fanno parte moltissimi personaggi; una loro peculiarità culturale è quella di fare la linguaccia, in segno di saluto, a persone cui si sentono particolarmente legate. Vi sono poi i Kadoe, la maggior parte dei quali indossa sempre una maschera e mostra il volto solamente alla persona con cui intende passare la vita. Sono poi state descritte le tribù degli Hyron e degli Haupi, alle quali appartiene il protagonista, e quella dei Creyak.
Anche il comparto grafico contribuisce notevolmente allo scopo, grazie alla cura nella raffigurazione degli abiti, degli elementi architettonici e, soprattutto, dei testi librari.
Gli pseudobiblion e il potere dei libri
Il fulcro dell’opera è il mondo della biblioteca e, soprattutto, i libri: sono infatti descritte un gran numero di opere fittizie (gli pseudobiblion), tanto che l’opera si caratterizza per esserne una lei stessa. Sulla copertina infatti appare la dicitura (ripetuta all’inizio di ogni volume) “Tratto dal romanzo Kafna del vento di Sophie Shwim“, che in realtà è un’opera fittizia (un po’ come succede con Manzoni e il fantomatico manoscritto da cui sono tratti i Promessi Sposi): la Schwim è infatti un personaggio del manga, comparso nel quarto volume, ed è quindi probabile che l’opera sia stata concepita come uno pseudobiblion da lei scritto.
A tutte le altre opere comparse nel manga viene dedicata una scheda con la descrizione fisica e contenutistica e il tutto è svolto per trattare una delle tematiche fulcro dell’intera opere: quanto i libri possono essere influenti e quanto il sapere in essi contenuto può instillare nelle persone diverse idee, riuscendo ad influenzare o addirittura stravolgere il destino degli uomini e del mondo. Non a caso una delle tag line della serie è “I libri sono magici e, se si proteggono i libri, si protegge il mondo”.
Il centro di tutta la storia dovrebbe essere il volume prestato (e poi donato) da Sedona a Theo, che il protagonista stesso dice contenga informazioni in grado di trasformare o addirittura distruggere il mondo. Quale sia però nello specifico il contenuto di quest’opera narrativa non è ancora dato saperlo, ma certamente verrà svelato in futuro.
Il ruolo della donna
Tra le tematiche che emergono durante la lettura dell’opera vi è una grande attenzione sul ruolo della donna: nel mondo dei kafna infatti questa professione è una delle poche che può svolgere la donna, costretta altrimenti a prostituirsi o trovarsi un buon marito che la mantenga. Essendo un mondo fantasy e basato quindi sulle epoche antiche, viene ripresa la consuetudine di preservare alle donne il ruolo di madri e regine della casa, ma che vista in una prospettiva più ampia serve ancora a porre l’attenzione sulla disparità di genere che imperversa tutt’oggi in ogni parte del mondo.
Tra i personaggi femminili di Magus of the Library, infatti, sono in poche a tentare l’esame di kafna perché spinte solamente dall’amore e dalla passione per i libri, la maggior parte l’ha fatto per sfuggire ad una vita squallida e servile, poiché una delle poche alternative a loro offerte. E non a caso viene recriminato al protagonista di aver potuto “scegliere la sua strada” e diventare un kafna perché spinto dal suo grande amore per le biblioteche.
Conclusioni
Magus of the Library è un manga sui libri e per gli amanti dei libri, che ha certamente in serbo grosse sorprese per il lettore, poiché promette di raccontare una vera e propria battaglia per il destino del mondo e della società.