Tex Willer: quel genio di Sergio Bonelli

Tex Willer: quel genio di Sergio Bonelli

12/09/2022 0 Di Paride Fiorini
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Da quando venne creato nel 1948 da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini per Edizioni Audace,  il nome che aveva all’epoca la Sergio Bonelli Editore (cambierà poi nome in Edizioni Araldo e ne assumerà molti altri, Cepim, Daim Press, Altamira e solo nel 1988 la casa editrice assumerà il nome con cui è conisciuta oggi) Tex Willer è stato molte cose.

Una freccia spezzata, un colpo di fucile Winchester, uno di cannone, l’odore acre della  polvere da sparo che si mescola alla sabbia rovente dei deserti del selvaggio West

E poi, le grida acute di una tribù di guerrieri e gli ordini urlati nel mezzo di eserciti che si scontrano in una guerra fraticida; imboscate, duelli a colpi di coltello o di Colt 45  modello Peacemaker, necessariamente a mezzogiorno.

Tradimenti, segreti, regolamenti di conti, vendette, massacri tragicamente umani, ma anche cose molto meno umane, quali alieni, lupi mannari, stregoni, maledizioni, extraterresti, virus che trasformano cittadine in zombie, ogni tanto Zagor, fino anche a incontrare letteralmente il Bigfoot.

In mezzo a tutto questo, un cowboy, ritto come un fuso di metallo, che da settantacinque anni cavalca indomito verso il sole dell’Avventura, trascinandoci tutti con sé.

Tex Willer è il padre di Kit Willer e il marito addolorato della defunta Lilyth, a cui resterà sempre ed eternamente fedele, uccisa dalle coperte infette di vaiolo utilizzate come arma da spietati affaristi, in un momento di narrazione in cui il fumetto diventa cruda e reale testimonianza del genocidio dei Nativi Americani. Tex è il compagno inseparabile di Kit Carson, suo amico fraterno, di Tiger Jack, suo fratello di sangue Navajo e dello stesso figlio, Kit Willer. Quando cavalcano tutti e quattro assieme sarebbero capaci di sgominare interi eserciti, come se a cavalcare fossero i Cavalieri dell’Apocalisse.
Tex è Acquila della Notte, saggio capo bianco della tribù dei Navajo, ma anche un ranger; Tex Willer è un punto di incontro tre due culture che purtroppo non è mai esistito davvero.

Tex è il primo super eroe italiano: il nostro Uomo d’Acciaio

Tex è infallibile, è il simbolo del bene che vince contro il male, Tex è l’uomo “forte” ma giusto; Tex è un personaggio netto, forse difficile da inquadrare nel complesso relativismo della nostra contemporaneità perché Tex fende la linea tra Bene e Male come un coltello bollente fa col burro, senza incontrare resistenza ed è pronto a porre un freno alle molteplici forme del Male a colpi di pistola, pugni o lazzo.

Tex gioca in una categoria a parte dell’Immaginario e divide il suo spazio con personaggi del calibro di Batman, Superman, Astro Boy, Tintin, Capitan Harlock, Spiderman, Asterix. Tex è un infrangitore di record: durante il picco della sua popolarità, vendeva settecentomila copie al mese; cifre che le più importanti testate di comics americane sognano e mai più eguagliate.

Ancora oggi, nel suo settancinquesimo anno di pubblicazione, con 745 numeri della serie regolare e un numero sconfinato di ristampe e numeri speciali , Tex vende circa duecentomila copie al mese

Tex rimane l’ammiraglia di casa Bonelli e, sebbene senta l’incedere dei tempi, può contare su uno zoccolo duro di affezionati, che consegnano passione e collezioni di generazione in generazione, oltre che tra i migliori sceneggiatori e disegnatori che da decenni fanno di Tex una fucina creativa.

Qual è il futuro di Casa Bonelli e del suo pistolero, dunque? Due le novità più importanti: il lancio del “Bonelliverse” e l’app “Bonelli Digital Classic”.

Tramite Bonelli Digital Classic, sarà possibile leggere, sottoscrivendo un abbonamento mensile, tutte le testate Bonelli uscite dalla fondazione della casa editrice fino al 1982, oltre che una selezione di titoli più recenti e acquistare uscite esclusivamente online; inoltre essendo un servizio di proprietà della Bonelli stessa, il catalogo di offerte sarà in continua espansione.
L’app è disponibile dal primo dicembre, con un’offerta lancio di 9,99 al mese, invece che 12,99 e un’offerta annuale di 99,99 invece che 129,99.

Il Bonelliverse invece è il progetto multimediale di casa Bonelli: composto per adesso dal film per la grande distribuzione “Dampyr” (che a dire il vero ha avuto un  tiepido successo di critica e pubblico) a cui seguirà una serie a cartoni animati sul mondo di Dragonero che vedremo sulla Rai, intitolata “Dragonero. I Paladini” e conta una prima stagione da 26 episodi, con protagonisti dei giovani, Iana, Myrva e Gmor. Chiude il cerchio una serie tv su Dylan Dog, su cui c’è ancora il massimo riserbo.

E Tex? Per adesso, Tex Willer è presente solo nel logo animato all’inizio di ogni prodotto multimediale della Bonelli, ma certamente la casa editrice di Milano vuole essere cauta e individuare il progetto migliore in cui investire il proprio personaggio di più alto calibro.

L’augurio che facciamo alla Sergio Bonelli Editore è quello di un successo su ogni fronte della loro nuova offerta e magari di vedersi riconosciuta, dall’elite culturale o quel che ne rimane nel nostro martoriato Bel Paese, quella dignità e quella importanza che il fumetto ha in tanti altri paesi, a partire da Giappone, Francia e America.

Nazioni in cui, alle “nuvolette” si riconosce quella incisività culturale, sociale ed economica che in Italia si fatica ad ammettere, considerando tutto “roba da bambini”, come se nelle cose scritte per i più piccoli non ci fosse spesso molta più dignità che nella carta stampata per ospitare l’opinione del politico o dell’influencer di turno.

A Tex, invece, non facciamo auguri, perché Tex non ha bisogno.
Auguriamo a noi stessi invece, di continuare a seguirlo, nel suo cavalcare sicuro verso il Sole dell’Avventura, per almeno altri settantacinque anni.

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