Assassination Classroom
10/21/2022Nella voracità del raggiungimento del ”successo”, il fatto di saperci migliori di qualcun’ altro é il cibo più dolce. E’ su questo presupposto che nasce ”Assassination Classroom”, un manga che invece ci porta a riscoprire il sapore dell’ unicità, delle differenze personali e della cooperazione. Sapori ormai dimenticati, quasi come quello dell’ happy hippo. Mischiando demenzialità e comicità ad alcune profonde riflessioni, si è creata una ricetta davvero interessante che ha il brio di uno di quei buoni manga di cui ne vuoi ancora un po’ e poi un altro po’.
La trama
Se a primo impatto potrebbe sembrare un prodotto come altri mille, Assassination Classroom non si può di certo definire sciocco o sconclusionato!
La trama, nella sua follia, è abbastanza semplice se non ci si invischia nella presunzione di voler capire tutti i particolari. Uno strano professore, il Korosensei, prende in carico l’istruzione dei ragazzi della 3E di una scuola elementare. Cosa lo rende strano?! Il fatto che sia una sorta di incrocio tra un alieno ed un polipo, che cambi colore in base ai sentimenti, che si muova a Mach 20 ( giusto per capirci, la velocità della luce é Mach 1,4 ) e soprattutto che sia il responsabile dell’esplosione di metà della luna.
Ah, come se non fosse abbastanza, minaccia di distruggere la terra se nessuno degli alunni di quella classe riesce ad ucciderlo prima della fine dell’anno scolastico.
La 3E
Dopo aver metabolizzato le prime informazioni la domanda sorge spontanea: perché proprio la 3E? Dovete sapere che si tratta di una classe particolare, composta da tutti i soggetti che non sono ritenuti all’ altezza degli standard di quella scuola oppure che nel corso del loro percorso scolastico abbiano causato problemi. Per non danneggiare il prestigio della scuola, questi vengono riuniti e spediti in questa classe speciale che è perfino staccata dalla sede centrale e si nasconde tra le montagne giapponesi.
Ad un bizzarro equilibrio instabile aggiungiamo un ulteriore paradosso: il modo in cui colui che minaccia la distruzione della terra sia amorevole e dolce con i suoi alunni. Infatti se ne prende cura, li educa in classe ma anche fuori con dei discorsi che sfiorano il filosofico. Li guarda con umanità pur avendo occhi alieni e non perde mai l’occasione per ricordargli chi sono, il loro valore e che il fatto di essere finiti in quella classe non si inevitabilmente il sintomo di essere ”sbagliati”. Giorno dopo giorno li introduce alla cooperazione, evidenzia i loro pregi e gli mostra le possibili strade per il futuro.
Per questo all’ inizio ci si chiede se riusciranno ad uccidere il professore ma già dopo le prime puntate la domanda diventa ”vorranno uccidere il professore?”. Riusciranno ad eliminare l’unica persona che ha creduto in loro, che li ha fatti crescere e che, a costo di mettere a rischio i propri tentacoli, si é prodigato per loro?
Riflessioni
Tenendo conto il target di riferimento, il messaggio arriva e colpisce, e per il modo magistrale in cui viene affrontato, centrerebbe il bersaglio anche se ci movessimo velocemente come Korosensei. Infatti tra veleni e risate, Assassination Classroom, ci mostra cosa il mondo attualmente offra: una società che tagliuzza ogni singolarità sapendo essere più affilata di qualsiasi coltello e che avrebbe bisogno di molti più Korosensei.
Sballottolati tra fallimenti e successi viviamo in perenne confronto con gli altri. Nessuno si sbircia dentro perché concentrato a guardare il riflesso di qualcun altro. A nessuno piace scoprirsi il pesce più piccolo nel mare, si preferisce essere il pesce grande in un misero acquario.
A volte non sappiamo neanche noi quello che vorremo essere eppure, per esclusione, veniamo definiti e scegliamo di definirci… Una battaglia navale di personalità che finisce sempre per affondarci! Naufraghiamo nella paura di diventare quel relitto reietto a cui nessuno vuole avvicinarsi, sentiamo l’ acqua melmosa del paragone che ci sfiora la gola e il respiro è sempre affannoso. Questo è il conto presentato da questa società: il sentirsi continuamente ad un passo dalla 3E.

Una studentessa universitaria che si perde costantemente nel caos del mondo ma riesce a ritrovare se stessa grazie a versi poetici, musica rock e patatine fritte.