Pier Paolo Pasolini: cento anni dalla nascita

Pier Paolo Pasolini: cento anni dalla nascita

03/18/2022 0 Di Chiara Cremascoli
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Pier Paolo Pasolini: cento anni dalla nascita

Pier Paolo Pasoloni: cento anni dalla nascita

Pier Paolo Pasolini

È il 5 marzo 1922, a Bologna, che nasce uno degli scrittori e intellettuali più importanti e influenti del nostro Novecento: Pier Paolo Pasolini. Oggi, nel centenario della sua nascita, è ancora necessario raccontare la sua vita attraverso le sue opere. Così come la sua tragica e misteriosa morte, avvenuta sul litorale di Ostia il 2 novembre 1976.

Di certo fu un intellettuale poliedrico: nella sua vita non si dedicò solo alla letteratura con saggi, romanzi, opere di drammaturgia, ma fu anche registra cinematografico. Le sue pellicole hanno sempre indagato negli anni diversi aspetti della società: l’epica, la religione, i drammi della piccola borghesia dell’Italia anni Sessanta.

 

Pier Paolo Pasolini: cento anni dalla nascita

Pier Paolo Pasolini regista

E’ ancora piccolo, Pasolini, quando segue il padre, ufficiale di fanteria, da un luogo all’altro del nord Italia per poi rifugiarsi con la madre in un piccolo paese friulano, Casarsa in Friuli e, in seguito, trasferirsi a Roma.

Scrittore fin da giovane, è proprio a Roma, nel 1955, che pubblicherà il suo primo e importante romanzo Ragazzi di Vita. Sono i ragazzi delle borgate romane, che Pasolini conoscerà e frequenterà nella sua vita, raccontati con sguardo acuto e con il tipico linguaggio delle periferie romane.

Pubblicate tutte le Lettere

Pier Paolo Pasolini: cento anni dalla nascita

Pier Paolo Pasolini, le Lettere, Garzanti

È nella ricorrenza del centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini che Garzanti, suo editore ufficiale, dà alle stampe tutte le lettere dello scrittore. È la prima volta che viene raccolto in un unico volume tutto l’epistolario.

Il libro è stato curato da Antonella Giordano e Nico Galdini che, per anni, hanno cercato nelle biblioteche, negli archivi di Stato e raccolto testimonianze. Sono trecento lettere che vanno a integrare l’epistolario già esistente fino a renderlo uno dei più ampi e significativi delle letteratura italiana: è una vera e propria autobiografia. Troviamo scritti indirizzati a Paolo Volponi, Elsa Morante, Gianfranco Contini, Giuseppe Ungaretti, Attilio Bertolucci, Giorgio Bassani, Vanni Scheiwiller.

Pasolini, in queste lettere, ripercorre anche gli anni della storia del nostro Paese, posando il suo sguardo penetrante e indagatore e dandoci, come sempre nelle sue opere, una chiave di lettura e di comprensione dei fatti che non ha pari tra gli intellettuali di questo secolo.

Uno straccetto rosso, come quello arrotolato al collo ai partigiani e, presso l’urna, sul terreno cereo, diversamente rossi, due gerani. Lì tu stai, bandito e con dura eleganza non cattolica, elencato tra estranei morti: Le ceneri di Gramsci…

Pier Paolo Pasolini, le Ceneri di Gramsci

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