Recensione: “Bastardi Senza Gloria”, il film di Tarantino

Recensione: “Bastardi Senza Gloria”, il film di Tarantino

02/07/2022 1 Di Maria Cristina Oi
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E se la Seconda Guerra Mondiale non fosse andata come è davvero andata? E se Hitler non fosse stato davvero Hitler, ma un pazzo goffo isterico? E se un gruppo di delinquenti ed una innocua ragazza ebrea potessero salvare il mondo? Questo è ciò che accade nell’utopistico mondo del grande Quentin Tarantino. Il mondo di Bastardi Senza Gloria, un film ispirato liberamente al film di Enzo G. Castellari Quel maledetto treno blindato. Il titolo originale Inglourious Basterds, infatti, è una storpiatura del titolo statunitense del film di Castellari, The Inglorious Bastards.

La trama

Locandina Bastardi Senza Gloria

Tarantino non riscrive la storia, ma ne immagina una alternativa. Il film è ambientato nella Francia occupata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Come in ogni guerra, ci sono degli oppositori. Tarantino fa nascere quindi un gruppo di soldati ebrei americani chiamati Basterds (Bastardi). Sono contro il nazismo e hanno un modo tutto loro per contrastarlo. Uccidono i soldati tedeschi e tolgono loro lo scalpo con un coltello. È il modo per dire che sono stati proprio loro ad ucciderli, è il loro marchio unico e inconfondibile. Tutti, infatti, sono terrorizzati da loro, e Hitler gli dà la caccia.

La loro strada si incrocerà con quella di una giovane ragazza ebrea francese che gestisce un piccolo cinema. Vive sotto copertura, nessuno sa le sue vere origini. Tranne il suo peggior nemico, un generale nazista, che con lei ha già avuto a che fare in passato.

Quando i Basterds e la ragazza si incontreranno, daranno vita a qualcosa di davvero inaspettato.

Tarantino cambia le regole

È una storia parecchio ingarbugliata, e per questo spettacolare. Di film sulla Seconda Guerra Mondiale ce ne sono tanti. Tristi, drammatici, persino satirici, come Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin, dove prende in giro Hitler.

Il genio di Quentin Tarantino, invece, dà vita a qualcosa di totalmente diverso e unico. Viene classificato come un film storico di guerra, ma non è proprio la definizione adatta da dare a Bastardi Senza Gloria. Tarantino riesce a manomettere la storia e a creare un film che narra dei tempi del nazismo in modo satirico, originale, e soprattutto cambiando le regole.

Gli stereotipi e l’ironia

Innanzitutto, la pellicola è piena di stereotipi su questo genere di film, inseriti appositamente per prenderli in giro. Un esempio è il personaggio interpretato da Christoph Waltz, il colonnello Hans Landa, che è il classico cattivone senza pietà, e questo aspetto viene appunto esaltato agli estremi con lo scopo di criticarlo. Un altro stereotipo sono le classiche scene drammatiche tipiche di qualsiasi film sulla Seconda Guerra Mondiale, che Quentin Tarantino porta in modo del tutto ironico. Quando normalmente lo spettatore dovrebbe piangere, si ritrova a ridere, per poi indignarsi di se stesso. Anche i Basterds, poi, che sono il classico gruppo di eroi senza paura, vengono portati in scena con estrema ironia. Hanno persino una canzone che fa da sigla per la loro entrata in azione.

Ma non sono questi gli unici elementi su cui ironizza il film. Sono innumerevoli gli aspetti su cui ci si potrebbe soffermare.

Il personaggio di Hitler, ad esempio, seppur visto per poco, è rappresentato come una persona fin troppo suscettibile e sempre fuori di sé. Come se facesse i capricci. Viene preso in giro, ma non in modo diretto. Lo si capisce attraverso piccoli dettagli inseriti nel film. Anche la stessa banda dei Basterds non è solo una semplice critica e opposizione al nazismo. E’ pura ironia e presa in giro dei soldati hitleriani. E’ particolarmente marcato il divertimento e la soddisfazione che la banda prova nell’uccidere i nemici, ed il pubblico prova esattamente le stesse emozioni, quasi desiderasse essere al loro posto. Il film, poi, a tratti diventa drammatico, facendo aumentare l’odio del pubblico verso il nazismo.

Brad Pitt - Bastardi Senza Gloria

Soddisfazione malsana

Per tutta la durata del film, lo spettatore è portato ad odiare sempre di più i nemici nazisti, e prova sempre più soddisfazione quando questi ultimi vengono massacrati. Ma così facendo, non si sta schierando dalla parte dei buoni. Nel film non esistono personaggi buoni. Tutti uccidono e compiono violenze, in favore della propria nazione o per tornaconto personale. Ci si sente quindi in colpa a provare soddisfazione. È una soddisfazione malsana.

Questo non accade in nessun altro film mai realizzato sulla Seconda Guerra Mondiale. È un film unico, e non a caso è stato realizzato da Quentin Tarantino. Il suo stile è riconoscibile sempre.

Le critiche ed il coraggio di Tarantino

Tutti i suoi film, infatti, sono singolari. Nessun regista, prima di lui, aveva mai osato così tanto. Certo, i tempi e l’epoca sono cambiati, ma ci vuole comunque coraggio.

Bastardi Senza Gloria ha ricevuto parecchie critiche per questo suo coraggio. C’è chi dice che questo film non va assolutamente preso sul serio, chi dice che è una pagliacciata, chi dice che è una profanazione della storia.

Quello che invece è vero è che di parlare di queste tematiche, spesso, si ha paura. Sono temi intoccabili su cui non ci si può “giocare” sopra. Ma Quentin non sta giocando con la storia. La sta semplicemente “cambiando” a favore della trama di un film per dar sfogo all’odio di un’intera popolazione.

Lo stile inconfondibile

Quentin si è chiesto: “Cosa sarebbe successo se…?” Poi ha dato vita a Bastardi Senza Gloria. E lo ha fatto con il suo stile, con i suoi dialoghi interminabili, con l’ironia, la violenza e la sua realtà non reale, incorniciando il tutto con le infinite citazioni.

Tra questi aspetti, la violenza è particolarmente marcata, e nonostante sia rivolta ai nazisti, è pur sempre violenza gratuita, come in ogni film di Tarantino. Più il film è violento, però, e maggiore è la soddisfazione che lo spettatore ha. La violenza diventa quindi un elemento di rilievo nel film.

Anche i dialoghi sono molto importanti. Sembrano inutilmente complicati e lunghi, ma Quentin, come sempre, nasconde tra quelle parole grandi significati, che spesso sono la chiave per capire il film. Sono poi perfettamente curati e non annoiano mai. Anzi, tutto il contrario. Tengono lo spettatore incollato allo schermo.

Un regista con i fiocchi

Sia la sceneggiatura che la regia sono sue, e sono entrambi impeccabili. Come per ogni suo film, Tarantino ci tiene a seguire ogni scena e a stare sempre dietro alla macchina da presa. A differenza di molti altri registi, lui è sempre a stretto contatto con gli attori.

Non a caso, le loro performance sono impeccabili. Non solo perché bravi attori, ma perché guidati nella giusta maniera. Per girare, ad esempio, una delle scene in cui Il sergente Donnie Donowitz, interpretato da Eli Roth, doveva essere molto arrabbiato, Tarantino ha usato uno dei suoi buffi metodi per far sembrare le sue emozioni il quanto più possibile reali. Cosa ha fatto? Nel momento in cui bisognava girare la scena, ha continuato a rimandare per un po’ di giorni. Roth arrivava prontissimo, per poi scoprire di dover girare la scena il giorno seguente. Quando poi la scena è stata effettivamente girata, Roth era davvero arrabbiato. La sua performance, infatti, è stata perfetta.

Inoltre, è da lodare Christoph Waltz, che nel film riesce a parlare ben quattro lingue: inglese, tedesco, francese e italiano. Non a caso ha vinto l’Oscar come migliore attore protagonista, più che meritato.

Perfetta anche la regia. Ogni singola inquadratura è ben calcolata, così come le luci e i colori, che riportano lo spettatore indietro nel tempo. Quel perfezionista di Quentin Tarantino si è dato proprio da fare. Il tutto è poi incorniciato dalle musiche del grandissimo Ennio Morricone.

Cristoph Waltz - Bastardi Senza Gloria

Perché guardarlo?

Bastardi Senza Gloria è un film spettacolare. Per alcuni stupisce perché è bello, per altri stupisce perché è una “bestemmia”, per altri ancora perché sorprende e supera le aspettative. Ma di certo lascia il segno, ed è per questo che è considerabile un capolavoro. Lo stesso Quentin Tarantino lo considera tale, dicendo che è il suo miglior film. Quale motivo in più per guardarlo?

Un consiglio: questo film è meglio guardarlo in lingua originale!

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