Le virgole – Guida alla punteggiatura

Le virgole – Guida alla punteggiatura

11/22/2021 2 Di Andrea Picchi
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La punteggiatura corretta è un tarlo che rosicchia nella testa di ogni scrittore alle prime armi. Con la nostra Guida alla punteggiatura corretta oggi scopriamo l’uso delle virgole.

Le virgole – Guida alla punteggiatura di Don’t Panic

le virgole - guida alla punteggiatura

 

1) L’uso delle virgole: cenni generali

La virgola è un elemento grafico la cui origine si perde nei secoli. Il suo significato è da sempre quello di “sosta”, di “pausa breve”. Indica un “respiro” all’interno della frase. Sebbene il suo uso sia stato parzialmente inficiato da sistemi di lingua scritto-parlato (vedi le chat), la sua presenza nei sistemi linguistici è pressoché fondamentale.

È necessaria, infatti, per segnalare tutti quei momenti all’interno di un unico periodo in cui è opportuno fare una “leggera separazione” fra concetti, frasi e parole. Fondamentale, dunque, per quanto riguarda la separazione di proposizioni diverse o per isolare, all’interno della frase, apposizioni, attributi o complementi diversi, e via discorrendo.

Proverbiale è l’espressione di Anonimo:

“Vado a mangiare nonna”.
“Vado a mangiare, nonna”.
Una virgola salva la vita.
Usa la punteggiatura, salva la nonna.

Vediamo dunque una serie di casi in cui l’uso della virgola è perciò considerato obbligato dalla grammatica, e una serie di casi che si possono definire come gli errori più comuni.

2) L’uso obbligato delle virgole

La virgola si usa d’obbligo nei seguenti casi:

  • Per separare il complemento di vocazione dal resto della frase.
  • Per dare forza alle ripetizioni (nelle elencazioni o nelle enumerazioni, ad esempio).
  • Per dare forza al soggetto.
  • Per separare e rendere riconoscibili i vari complementi.
  • Negli incisi.
  • Per tenere separati attributi e apposizioni.
  • Per creare senso di ordine e distinzione fra le proposizioni coordinate.
  • Davanti a una “e” per iniziare una nuova proposizione coordinata.
  • Prima delle congiunzioni che introducono le proposizioni subordinate.
  • Davanti al “che” pronome relativo in alcune proposizioni relative.
  • Nelle inversioni del normale ordine di soggetto-verbo-oggetto.
  • Per separare due proposizioni che si servono di congiunzioni correlative.

Ovviamente, questo qui presente è un quadro ampio, generale e con le dovute eccezioni.
Raccomandiamo di visitare il pratico Dossier online sulla Grammatica Italiana per l’uso corretto della virgola, visitando questo link.

3) Gli errori più comuni – Guida alla punteggiatura

E ora, una serie di tips importantissimi su alcuni degli errori più frequenti nell’uso della virgola.

  • MAI inserire una virgola fra il soggetto e il suo predicato verbale.
  • MAI inserire una virgola prima del complemento oggetto.
  • MAI inserire una virgola prima del complemento di specificazione.
  • MAI inserire una virgola prima del complemento di termine.
  • MAI inserire una virgola prima e/o dopo un “che” congiunzione.
  • MAI inserire una virgola nelle interrogative indirette.
  • SI DEVE usare la virgola prima della congiunzione avversativa “ma”.
  • SI DEVE usare la virgola per separare le due parti del periodo ipotetico.
  • SI DEVE usare la virgola dopo gli avverbi “Sì”, “No”, “Bene”, ecc.
  • SI DEVE usare la virgola prima e dopo l’inciso.
  • SI DEVE racchiudere il complemento di tempo fra due virgole.
  • SI DEVE racchiudere il vocativo fra virgole, o comunque separarlo con una virgola se in principio di frase.
  • SI DEVE racchiudere l’apposizione fra due virgole.
  • SI DEVONO isolare i vari complementi utilizzando le virgole.
  • SI PUÒ in alcuni casi usare la virgola prima della “e”.

E tu conoscevi queste regole sull’uso della virgola? Scrivici nei commenti se conoscevi tutti i tips!

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